giovedì 3 marzo 2011

Charles Willeford Miami Blues

Charles Willeford Miami Blues, Marcos Y Marcos 2003


voto 7/10

Il motore di Miami Blues è sicuramente l'improbabile. Davvero improbabile è l'omicidio che dà il via alla vicenda, ancor più improbabile, se possibile, la serie di coincidenze che ne derivano. Frederick J. Frenger jr. è, come si sa dalla prima riga, un brillante psicopatico californiano, che vive rubando identità altrui e che affronta il mondo con una innocente, e allo stesso tempo terrificante, lucidità, lasciando disorientato il lettore fino all'ultima riga. Non vi è alcuna morale, bensì una consapevole, seppur inaccettabile, certezza. Tutto è pervaso da una sorta di apatia, in alcuni casi interpretata come stupidità, in altri come delirio, che pervade il libro con un' inquieta e tragica leggerezza. Una storia criminale che non ha insistentemente né alti né bassi, neppure di fronte all'assurdo, che non entusiasma mai ma che lascia alla fine l'amaro in bocca.