martedì 17 maggio 2011

William P. McGivern La città che scotta


William P. McGivern La città che scotta, Feltrinelli 2008

voto 8,5/ 10

Se Guthrie ha dato dalla vecchia Europa una lezione di stile ai colleghi d'oltreoceano, McGivern riassume appieno il filone Hard Boiled americano, anche se con un immaginario (anticipatore) più proiettato verso gli anni Settanta e i suoi gangster movie.

Bannion parcheggiò la macchina nel lago di luce rossastra che l'insegna del locale proiettava sull'asfalto, poi entrò. Dietro al banco di mescita si agitavano tre giovani negri. Il locale era pieno di marinai, soldati, e giovanotti vestiti in modo vistoso. […] Le ragazze del burlesque[...]non erano avvicinabili, e Bannion lo sapeva: avevano il cervello lucido e i corpi stanchi; marinai, soldati e giovanotti nevrastenici non le interessavano affatto. Ma i loro occhi truccati, le loro gambe rasate e gessose, l'aura di illecita lussuria che le circondava bastavano a suscitare negli uomini un'eccitazione rumorosa.