voto 4/10
Non varrebbe nemmeno la pena di prenderlo in considerazione questo libro, ma poiché l'ho letto e mi sono ripromesso di segnalare anche i libri negativi, dico due parole due su Cunnilingusville. Sessualità (meglio il più deviata possibile), disadattamento, linguaggio esplicito e critica istituzionale vendono, e in tanti ovviamente ci provano. Chi con stile e gusto, come David Sedaris (vedi Holiday on Ice), chi con una sequela di scontati cliché, con un fare lamentoso e per niente acuto o originale come Burroughs, ottenendo come risultato lo sfogo di una checca isterica noiosa oltre che antipatica.