martedì 22 febbraio 2011

Stuart M.Kaminsky Assassinio sul Sentiero Dorato


Stuart M.Kaminsky Assassinio sul Sentiero Dorato, Stile Libero Noir, 2005

voto 9/10

Stuart M. Kaminsky, nato a Chicago e appartenente al 'Rinascimento Hard Boiled' degli anni Settanta ( del quale James Crumley è sicuramente il rappresentante più significativo), è stato per il sottoscritto una vera rivelazione. Come di moltissimi autori del genere, postumi o meno celebri dei maestri Chandler e Hammet, purtroppo, almeno in Italia, si parla ancora troppo poco. Fortunatamente però negli ultimi anni si è assistito a un parziale sdoganamento di quello che può essere più o meno inserito in quel calderone che prende il nome di noir; ciò è avvenuto sicuramente grazie alla diffusione di autori best seller del genere, si legga James Ellroy, oltre all'intelligente opera divulgativa sui vari media di validi e competenti appassionati, uno su tutti Carlo Lucarelli, che tra le altre cose ha fondato con Luigi Bernardi la bellissima serie 'Noir' per Stile Libero di Einaudi. Kaminsky, oltre ad aver creato molti fortunati personaggi, in particolare Rostnikov, l'ispettore moscovita protagonista di una fortunata serie di romanzi, ha collaborato con grandi firme del cinema internazionale degli anni Settanta, contribuendo nientemeno ai dialoghi di C'era una volta in America di Sergio Leone.

Assassinio sul Sentiero Dorato riprende esplicitamente il filone Hard Boiled degli anni Quaranta e la figura del detective Toby Peters, squattrinato e solitario, donnaiolo e spesso outsider, ricorda ironicamente e con convincenti tratti di originalità i predecessori Spade e Continental Op. Al di là dell'accattivante incipit, la grottesca e tragicomica uccisione di un nano ( Marameo) sul set de Il Mago di Oz di Fleming, sicuramente uno dei tratti più interessanti del libro è la riuscitissima mescolanza tra fatti immaginari e personaggi e situazioni reali, che ascrive il romanzo nell'ormai consolidata faction, diventato ormai un genere caratteristico del postmoderno. Peters avrà a che fare infatti tra gli altri con Judy Garland, Clark Gable, Louise B.Mayer e persino, con ironia e gusto, unita a un'ovvia devozione dell'autore, con Raymond Chandler. Personaggio riuscitissimo quello creato da Kaminsky, che aggiunge tratti leggeri e originali a una tradizione ormai codificata, senza la pretesa di stravolgerla ma unendo un sincero amore per il genere a un indiscutibile talento narrativo.