voto 9/10
Quello di Pizzolatto si presenta come il classico on the road sulle strade blu americane ( non per niente esce per l'omonima collana della Mondadori, che ricorda lo splendido Blue Highways: a Journey into America di William Least Heat-Moon). Lui è un gangster afflitto da un male incurabile in fuga dai suoi ex capi che lo vogliono morto; sulla strada incontrerà una bellissima giovane prostituta alla quale si unirà una bambina di tre anni. I tre viaggeranno tra Louisiana e Texas, e nel fuggire dai propri demoni incontreranno e si scontreranno con e tra di loro. Si dirà: quindi? Classica trama del genere, banale definizione da manuale. Infatti la trama è tutt'altro che originale, compreso il solito cliché del protagonista che, ormai vecchio, si trova di nuovo a fare i conti con il suo passato. Quello che caratterizza il romanzo, la sua forza, oltre alla piacevole scrittura di Pizzolatto, è lo sviluppo del rapporto del protagonista con le due figure femminili che lo accompagnano. L'autore supera subito le ovvie implicazioni Lolitiane da un lato quanto il ritorno all'innocenza dall'altro; Roy Cady infatti è un eroe davvero postmoderno, azzeccato anche se non certo eccezionale, che, a volte autore a volte vittima degli eventi, affronta il viaggio della vita in modo incoerente, limitato, dolce e opportunista, professionale e impacciato, delineando, ancora una volta, un eroe prima di tutto inesorabilmente umano.